$pic=a_cinema\A_1atxt.jpg $pos=349,98 $normalcolor=112,7,57 $textleft=0 $fontname=arial $cursornorm=7 $QuitOnChange $autowrap $fontsize=10 $fontbold=-1 Da qualche tempo le major di Hollywood si fanno la guerra a suon di cartoon: insomma, siamo lontani dai tempi del monopolio Disney. E Don Bluth, co-regista di questo Titan A.E., ne è la prova vivente: ex Disney, è uscito dalla casa madre di Cartoonlandia per far prendere una via diversa al cartone animato; niente più storie rassicuranti, niente più tratti grafici tradizionali. $fontsize=10 $fontbold=-1 Titan A.E. rappresenta l'ultimo gradino di questo cammino: prima di tutto, è il primo disegno animato totalmente di fantascienza prodotto da una major hollywoodiana. Ma è soprattutto dal punto di vista tecnico che Titan A.E. è innovativo: infatti integra costantemente il 3-D (tre dimensioni, frutto della computer graphic) al 2-D (due dimensioni). I personaggi possono essere disegnati a 2 dimensioni, ma indossare abiti e cavalcare veicoli spaziali in 3-D. L'80 per cento del film contiene effetti generati al computer, ma spesso i fondali sono disegnati manualmente: e se gli umani sono in 2-D (cosa che li rende... più umani), i Drej sono tutti computerizzati, quindi in 3-D. $fontsize=10 $fontbold=-1 La scena dell'esplosione della Terra poi ha avuto bisogno di 30 strati di elementi in 3-D: i supervisori degli effetti speciali però hanno disegnato il pianeta partendo dai dati geologici, così, quando il raggio di energia la colpisce, questo imprime al pianeta un'accelerazione progressiva, finché la Terra inizia a disintegrarsi sulle linee delle zolle litosferiche situate sulle faglie. Poi dopo l'eplosione parte un'onda d'urto e pezzi della crosta terrestre arrivano fino sulla Luna: scientificamente, è quello che accadrebbe davvero.